Durante una delle mie visite guidate con i bambini, passeggiavamo per le strade di Firenze, alla scoperta di curiosità nascoste e ci siamo imbattuti in delle finestrelle, collocate al pianterreno degli antichi palazzi. Sono alte e larghe quanto un fiasco, sapete quelle bottiglie di forma ovale panciute, con collo lungo, rivestito di paglia con la doppia funzione, la prima di isolare il vino, da un punto di vista termico per conservarlo e seconda per proteggere il recipiente dagli urti. Erano detti « toscanelli ».
I bambini meravigliati le osservavano senza staccare gli occhi da quegli eleganti anfratti decorati con cornici a bugnato, come dei veri e propri ‘tabernacoli del vino’, immaginando come nel passato il vino fosse venduto tramite le Buchette in cambio di poche monete.
Dalle campagne fiorentine 2000 fiaschi erano stivati a piramide su carri trainate da cavalli o buoi per essere venduti tramite le buchette oppure celle o fondachi. I nobili proprietari dei palazzi, potevano vendere il loro vino senza alcun contatto fisico con i compratori, così da evitare anche le malattie e senza pagare alcuna tassa. Dall’ultimo censimento dell’Associazione « Buchette del vino » ne sono state catalogate 167.
Ai fiorentini è sempre piaciuto molto il vino, si beveva fin dalla mattina. Per spegnere la sete, durante le afose estati fiorentine, si bevevano i fiaschi di vino, , considerato molto più salutare dell’acqua, spesso portatrice di batteri e talvolta di malattie. Si dice « Il vino fa buon sangue », già dal Rinascimento si stimavano le proprietà del vino, aiutava la circolazione e la digestione.
Il vino diluito con un terzo d’acqua era riservato alle donne incinta. Quello che molti non sanno, è che era costume lasciare nella buchetta eccedenze alimentari o una brocca di vino per i più bisognosi, una forma di beneficenza. Sono rimaste attive fino agli anni ’50 del secolo scorso. Dopo il primo lockdown, alcuni bar e ristoranti hanno riportato alla luce quest’antica tradizione fiorentina, riutilizzando l’uso delle buchette per passare gelati, Spritz e come da tradizione un bicchiere di Vino rosso toscano.