Prima che finisse, io e Caterina abbiamo deciso di fare un salto a vedere una delle più belle mostre organizzate a Firenze a Palazzo Strozzi, quella di Donatello.
Erano 130 i capolavori dell’artista, che illustravano il grande genio della scultura del Rinascimento. Un’affascinante viaggio alla scoperta della sua vita, del suo stile e delle sue opere più importanti. Firenze vanta una serie di musei, dove sono esposti i suoi grandi capolavori, come il Bargello con il David bronzeo.
Tante erano le opere per ogni sala, ma ci soffermavamo solo su quelle che nascondevano una storia della vita dell’artista o un aneddoto legato all’opera stessa. Facendole semplicemente toccare con mano alcuni materiali che avevo portato con me, era riuscita a capire la differenza tra le sculture in terracotta, in marmo o in bronzo.
Caterina ascoltava interessata la storia dell’artista, l’inizio e la fine dell’amicizia con Filippo Brunelleschi, chiedendomi di raccontargli alcuni aneddoti più e più volte.
Ma l’opera, che l’ha colpita di più, è stata la Madonna Pazzi, una scultura marmorea, dove Maria Vergine abbracciando il figlio, che si tiene al mantello della madre, fa nasino nasino con Gesù, un’iconografia umana, che mette in evidenza il rapporto intimo e affettuoso tra madre e figlio. Le loro figure in rilievo sono rappresentate con la famosa tecnica dello “stiacciato” donatelliano, che riduce in prospettiva il volume dei corpi.
Appena l’ha vista si è ricordata di quando lei fa nasino nasino con la sua piccola sorellina, un gesto di tenerezza e amorevolezza tra le due sorelle.
E’ stata un’esperienza che ha permesso di viaggiare con l’immaginazione e di confrontare le opere con la vita reale.
Non perdere l’occasione di venire a scoprire con me le opere di Donatello a Firenze!