Palazzo Strozzi a Firenze, meta di eventi culturali di livello internazionale, oggi ospita la mostra di Olafur Eliasson. Artista islandese, trasferitosi durante l’infanzia in Danimarca, è stato talmente famoso da avere 2 milioni di visitatori alla sua mostra nella Tate di Londra. Dopo che durante il Covid gli sono state annullate varie mostre è approdato a Firenze, con un’esposizione che ci accompagna in un viaggio nella percezione di luci, sensazioni, emozioni molto minimaliste. Insieme con Caterina ci siamo immerse nelle opere d’arte, realizzate e adattate all’eleganza e all’armonia del Palazzo Rinascimentale degli Strozzi. I filtri di luce, gli schermi e gli specchi sviluppavano un’esperienza condivisa, che ogni volta che uno viene la vede diversamente.
In ogni sala espositiva in cui entrava, Caterina fremeva dalla voglia di correre, saltare, giocare con gli effetti di luce e le ombre. Nella sala del semicerchio, che diventa un cerchio perfetto, ci siamo distesi e ci sembrava di avere le gambe appese in alto ed essere sottosopra. Ma la sala più entusiasmante, da cui non sarebbe voluta uscire era la sala denominata Beauty. Nell’oscurità della sala, dal lato opposto una luce dall’alto, accompagnava una pioggerellina fine fine grazie ad una canalina, che scendeva giù e lasciava intravedere i colori dell’arcobaleno, come delle fiamme rovesciate. Attraversando la pioggia, Caterina rivolgeva il suo sguardo verso l’alto, come per sentire quelle gocce minuscole scendergli sul viso e sui capelli. Tutto è durato pochi secondi, ma la voglia di passarci ancora, ancora e ancora….é rimasto vivo in lei.
Vivere l’arte contemporanea con i bambini è un’attività, che li sensibilizza verso la realtà che li circonda, stimolando la loro creatività.
Non perdere l’occasione di visitare le mostre di Palazzo Strozzi con una guida